Pagine

martedì 26 luglio 2011

Conoscersi con i mandala

Il Mandala (termine sanscrito che significa “cerchio con un punto centrale”), immagine simbolica circolare antichissima molto usata nelle religioni orientali, rappresenta non solo il cosmo,ma anche, come affermava Carl Gustav Jung, uno dei padri della psicanalisi, uno strumento di studio delle personalità dell’uomo: una rappresentazione di sé attraverso immagini e colori. “Nel mondo materiale tutto è costituito da mandala: il sole, la luna, l’occhio, la mano, l’acqua, le vene, le conchiglie, i fiori, la pancia di una donna incinta, le monete…”, spiega Rüdiger Dahlke, medico e psicoterapeuta tedesco che da anni utilizza i mandala come terapia.
Il Mandala , dunque, e'' un immagine simbolica che risiede nella profondità della psiche umana, e che emerge spontaneamente assumendo forme molto diverse. L'individuo ed il bambino, in particolare, nell'atto di colorare o creare Mandala realizza un processo creativo, si svincola dalla realtà oggettiva e compie un viaggio dentro di sé per ascoltarsi, trovare /scoprire forme e colori che liberano emozioni, sensazioni e facilitano l'integrazione delle varie parti della persona.
Scegliere uno spazio in cui poterci rilassare, prendere i colori che meglio si avvicinano al nostro stato d’animo del momento e iniziare a colorare un mandala prescelto”, spiega Dahlke, “non è altro che un viaggio dentro di noi in cui visualizzare in modo simbolico i diversi piani della realtà e le relazioni tra loro esistenti, fino a cogliere l’intera armonia”. Serve anche a sviluppare pazienza, forza d’animo e consapevolezza.

Tiziana Di Giovanni



Nessun commento:

Posta un commento